La malattie auto-immuni (AI) sono tra le malattie più diffuse al mondo. La loro frequenza è seconda soltanto alle malattie cardiovascolari e ai tumori. Tantissime persone hanno una qualche malattia AI, e sono soprattutto donne, che rappresentano circa i 3/4 dei malati di malattie AI. Le malattie AI si manifestano quando il nostro sistema immunitario attacca certi organi del nostro corpo credendo che siano elementi estranei e pericolosi: in sostanza non distingue più tra gli “abusivi” e gli “inquilini regolari”, attaccandoli entrambi.
Ecco un elenco delle principali patologie auto-immuni:
- Morbo di Chron
- Colite ulcerosa
- Celiachia
- Diabete di tipo I
- Malattia di Graves
- Lupus Eritematosus
- Psoriasi
- Scelosi Multipla
- Alopecia areata
- Spondilite anchilosante
- Tiroidite di Hashimoto
- Orticaria autoimmune
- Vitiligo
- Sclerodermia
- Uveite
- Artrite reumatoide
Un ricercatore di origine italiana, Antonio Fasano, che lavora in America ed è uno dei massimi esperti mondiali di celiachia pensa che alla base di molte malattie AI vi sia una triade di fattori:
- Un fattore scatenante ambientale
- Un intestino “permeabile” (leaky gut)
- Una predisposizione genetica
Concentriamoci sulla permeabilità intestinale. Con questo termine si intende un intestino che non è più una salda barriera contro le sostanze dannose che popolano il nostro tubo digerente, ma diventa in qualche modo permeabile, allarga le maglie, permettendo l’ingresso nel sangue di sostanze, batteri, tossine che dovrebbero stare lontano dal torrente circolatorio.
La permeabilità intestinale aumentata spesso è dovuta all’assunzione di alimenti che danneggiano la membrana intestinale. Uno dei primi cibi responsabili di questo è il grano. Il grano contiene varie sostanze come la Gliadina, la WGA e la T-lp che interagendo con i recettori intestinali mettono in moto una serie di eventi che aumentano la permeabilità intestinale.
Ma non è solo il grano ad essere problematico quando si parla di intestino permeabile. Altre sostanze possono danneggiare il nostro apparato digerente. Ad esempio le Lectine. I cereali e i legumi come sappiamo sono ricchi di lectine. In caso di malattie autoimmuni sarebbe quindi bene provvedere ad eliminare cereali e legumi per evitare di ingerire sostanze dannose per l’intestino.
Anche le patate e i pomodori contengono lectine pericolose, quindi se avete una malattia autoimmune potrebbe non essere una cattiva idea eliminare o ridurre questi due alimenti. Patate e pomodori fanno parte della famiglia delle Solanacee, insieme a peperoni, peperoncino, melanzane. Patate e pomodori contengono inoltre delle sostanze note come Saponine, e anch’esse possono alterare la permeabilità intestinale. Saponine che si trovano anche nei legumi e nella soia. Il vegetale più ricco di saponine è il germoglio di erba medica. Nei pomodori il livello si saponine aumenta con l’immaturità del pomodoro. Più il pomodoro è verde più contiene saponine. Quindi qualche fettina di pomodoro maturo in una insalata probabilmente non causano eccessivi problemi, ma se avete una malattia autoimmune mangiare grandi quantità di pomodori non è una buona idea. Nel peperoncino invece abbiamo la Capsaicina una sostanza anch’essa che aumenta la permeabilità intestinale.
Non esistono ancora studi definitivi, con grandi numeri che indichino l’assunzione di questi alimenti come sicuramente problematica nei soggetti con malattie AI. Sappiamo però che patate, pomodori, melanzane, peperoncino, cereali, legumi e soia contengono sostanze che sono potenzialmente dannose per l’intestino. Se abbiamo una malattia AI può valere la pena di provare a eliminare questi cibi e vedere se i sintomi migliorano o regrediscono col tempo. E’ un tentativo ragionevole da fare. Non costa nulla perchè poi si possono sempre reintrodurre se non si ottengono gli effetti sperati: ma i benefici possono essere spettacolari.
Modulation of immune function by dietary lectins in rheumatoid arthritis.
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Physiological, pathological, and therapeutic implications of zonulin-mediated intestinal barrier modulation: living life on the edge of the wall.
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Surprises from celiac disease.
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Antinutritional properties of plant lectins.
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The effects of elemental diet and subsequent food reintroduction on rheumatoid arthritis.
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Psoriasis patients with antibodies to gliadin can be improved by a gluten-free diet.
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Source
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Dietary lectins are metabolic signals for the gut and modulate immune and hormone functions.
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Identification of intact peanut lectin in peripheral venous blood.
Wang Q, Yu LG, Campbell BJ, Milton JD, Rhodes JM.
Lancet. 1998 Dec 5;352(9143):1831-2. No abstract available.
35 risposte
Reblogged this on Su Seddoresu.
Coole Sache das mit der Birke,Sehr Informativ !Meine Frage hier zu:Kann ich die Reinigende Wirkung auch mit getrockneten Ble4tter eerleizn?Das heisst als Trekkingseife etc,wenn ich keine frischen Ble4tter zu Verffcgung habe?Birken blatt Tee ist fcbrigens auch super wenn man zu Fettigen Haar neigt.Ich benutze es sogar zum Waschen meines Bartes,der wird dann schf6n weich und riecht super.Thanxxx
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grazie andrea per questo articolo – scoperto per caso, in verità. mio marito è affetto da rettocolite ulcerosa da diversi anni. attualmente è in cura con la terapia biologica, più un cocktail di farmaci come asacol, azatioprina e altri. curiamo la sua alimentazione e i cibi da te citati li abbiamo eliminati da tempo. tuttavia mi chiedo se è il caso di provare con gli alimenti privi di glutine, i medici che lo hanno in cura non hanno mai fatto cenno a questa possibilità… se la cosa non ti crea molti problemi potresti, per cortesia,,segnalarmi qualche articolo a proposito? grazie ancora! 🙂
Io direi che è una cosa invece molto sensata. Ma non solo eliminare il glutine. Una possibilità da provare è il protocollo autoimmune di Robb Wolf, che sarebbe una paleo dieta con l’eliminazione anche di altri cibi potenzialmente problematici. Qui puoi capire meglio cosa intendo http://paleohacks.com/questions/79396/what-is-robb-wolfs-autoimmune-protocol#axzz1n3AYDZf2
Spesso la medicina tende a trascurare l’alimentazione per curare le malattie. Io invece ti invito a provare, a sperimentare eliminando e aggiungendo i cibi per trovare ciò che funziona veramente. Parti dal protocollo di Wolf e adattalo alla tua realtà: potreste scoprire che funziona.
http://www.robbwolf.com/2009/02/03/ulcerative-colitis/
grazie andrea, darò un’occhiata. temo che da parte sua, però, ci sarà una certa resistenza. vive questa limitazione del cibo spesso come una sorta di ” punizione divina “, abituato com’era a mangiare di tutto e con gusto. questa patologia è davvero limitante, in tutti i sensi! buona serata e grazie ancora! 🙂
Io mangio più o meno così, senza avere alcuna malattia autoimmune…non è una rinuncia se capovolgi il punto di vista e pensi che in realtà siamo programmati per mangiare certe cose e non altre…e quando mangiamo le coe che ci fanno male non è una ingiustizia ma è semplicemente una reazione naturale del corpo. RIprendere il contatto con noi stessi è il vero segreto per non vivere la cosa come una rinuncia ma semplicemente un assecondare la nostra vera essenza.
immagino che la cosa funzioni bene quando si tratta di una scelta consapevole, come nel tuo caso. però se si tratta di qualcosa di imposto la faccenda assume un altro aspetto. vedremo… intanto buona domenica a te!
( mi sono iscritta al tuo blog per gli aggiornamenti 🙂 )
Ma i carboidrati dove li prende?? Solo frutta e verdura con la proctite ulcerosa non è un ‘ottima idea…
Gentilissimo Andrea,
questo blog è davvero molto interessante. Sono arrivata qui cercando notizie sulla permeabilità intestinale, perchè sono convinta che questa possa influenzare l’umore provocando anche stati ansiosi.
Da tanti anni mi sto osservando attentamente…. Sto cercando di comprendere se qualche cibo può influire sulla permeabilità e quindi sull’umore, e, di certo sono giunta a puntare il dito sui legumi. Hai fatto qualche studio in proposito?
Concordo con la tua ipotesi. I legumi alterano la permeabilità intestinale, sicuramente. Nel blog c’è anche un post sui legumi dove spiego perchè.
L’ho letto ed è stata un’illuminazione, in quanto ha confermato i miei sospetti. Quello che sto cercando è degli studi sul legame intestino – umore
il blog di Emily!!! Lì troverà sicuramente qualcosa essendo Emily una psichiatra evoluzionistica.
http://evolutionarypsychiatry.blogspot.com/
Grazie Andrea!
Ho trovato degli scritti molto interessanti, peccato sia difficoltoso comprendere bene per via della lingua e dei termini tecnici…. D’altra parte non poteva essere diversamente. Chissà quanti anni passeranno prima che di queste cose se ne parli, a livello medico, nel nostro Paese.
aus Birkenfasern wird auch das geniale Xylit/Xylitol gnoeenwn. Alternativname: Birkenzucker.Xylit wird auch aus anderen Pflanzenfasern gnoeenwn zb Mais, diverse Obst-und Gemfcsesorten am besten die Hersteller/He4ndler aussuchen, die gentechnikfreie Pflanzen-ausgangsstoffe verwenden.Wen ich empfehlen kann: w..zuckerersatz.d an erster Stelle oderXylit von Miradent
Quale tipo di alimenti consiglia a donna già in menopausa (in sovrappeso) che soffre di Sindrome di Sjogren associata a Fibromialgia? Grazie per la risposta
buonasera, mi è stata diagnosticata una orticaria autoimmune ma nessuno dei dottori mi ha parlato di fare attenzione all’alimentazione dandomi solo antistaminici. potrebbe darmi dei consigli in merito?grazie
salve dottor Luchi, le volevo chiedere un parere sui latticini stagionati e il burro e la permeabilità intestinale, c’entrano anche loro? possono dare problemi vari se si ha una patologia AI
Si,le proteine del latte possono essere problematiche nelle malattie AI.
Ciao doc, a proposito del tema trattato nell’articolo vorrei chiederti se il PA di Wolf può essere utile anche nel mio caso. Sono stato diagnosticato, a seguito di prick test oltre un decennio fa, allergico alle graminacee. Spesso ho il naso un po’ congestionato, senza tuttavia notare produzione di muco e fastidio agli occhi, il ché mi fa dubitare che si tratti dell’allergia. Faccio la paleo da circa 4 mesi, con grandi benefici per dimagrimento e riduzione dei gonfiori, mi chiedo se non valga la pena di tentare la eliminazione degli ulteriori alimenti indicati da Wolf per recuperare la funzionalità del mio naso… Buona serata e complimenti come sempre per tutto quello che fai.
Mah, tentar non nuoce…ma l’allergia non é autoimmunitá….per cui non mi aspetterei risultati particolari…
Gli uomini primitivi non si respiravano tutta la merda che c’è oggi nell’aria….è tutto un accumulo da quando è nata la rivoluzione industriale e i casi di malattie autoimmuni sono cresicuti quasi esponenzialmente in questi ultimi decenni.Alcuni esseri umani infatti(forse per cause genetiche)sono più suscettibili a questi accumuli(inquinanti)……..quindi secondo me lo stimolo attivante è sicuramente un virus o un batterio,ma a monte il nostro sitema immunitario viene messo a dura prova da queste sostanze e da qui nasce tutto il casino.
Salve, leggo con interesse il blog anche perchè da poco tempo mi hanno diagnosticato una malattia autoimmunitaria rara la pleuropericardita e l’unica cura è il cortisone a dose abbastanza alte….cercavo pertanto uno spunto per una alimentazione corretta, un’amica mi ha infatti detto che le malattie autoimmuni si possono curare con una adeguata alimentazione….vorrei pertanto un consiglio, uno spunto per una corretta alimentazione ..è vero tentar non nuoce e se funziona????……Un grazie per l’attenzione!….confido in una risposta…..Lina
Andrea, soffro di hashimoto e intlleranze alimentari, recentemente si è aggiunta quella al grano e al manzo e in più la colite e infiammazione alla cistifellea. Ho scoperto da poco che la base delle malattie autoimmuni spesso ha la base nel intestiono e la sua permeabilità. Sto cercando di eliminare nella mia dieta il grano, latticini, legumi etc..I dolori di pancia sono diminuiti ma persiste un dolore che percepisco come quello della fame e. Non posso mangiare di più visto che nei ultimi 6 mesi ho preso 4 kg e non riesco a perdergli nonostante non mangi più pasta, pane, formaggi, legumi, dolci..forse sbaglio qualcosa? Mi può dire cosa ne pensa? Grazie mille. Monika
Penso che l’Hashimoto non é curato bene. Magari usando la tiroide secca.
Gentile Dott. Luchi, buonasera, circa sette anni fa in seguito ad una forte orticaria mi è stata diagnosticata la celiachia, dopo circa sei mesi di dieta è completamente scomparsa l’orticaria. Tre anni fa è ricomparsa l’orticaria e dopo 6 mesi di via crucis, tra allergologo, gastrenterologo, dermatologo, immunologo ……. mi sono rivolta ad un iridiologo il quale mi ha fatto i test delle intolleranze (quello con le bottigline) diagnosticandomi intolleranza al lattosio ed all’oliva, ed anche in questo caso, dopo sei mesi dall’eliminazione di questi alimenti l’orticaria è sparita. Ora da un mese circa è ricomparsa l’orticaria, ma non so dove sbattere la testa, il medico di base mi ha dato il cortisone, la gastrenterologa, pur riconoscendo che ho un intestino permeabile, mi ha prescritto anche lei il cortisone, con l’iridiologo ho appuntamento tra un mese. Io preferirei avere più una terapia mirata a sanare l’intestino e a rafforzarlo in considerazione della patologia che ho, piuttosto che prendere il cortisone che porta il rialzo della glicemia, cosa da evitare considerando la familiarità per tale patologia. Alla luce di quanto le ho rappresentato potrebbe essere così gentili da consigliarmi come risolvere il problema ed eventualmente se ha possibilità indirizzarmi da qualche suo collega che si occupa di tale problematica su Napoli.
Le preciso che da metà gennaio ho anche variato la mia alimentazione eliminando caffè, zuccheri, farine raffinate e latticini, consumando quindi cereali integrali, frutta, verdure e proteine ed inserendo la frutta secca (alimentazione che a quanto ho letto dovrebbe essere perfetta per la permeabilità intestinale). Restando in attesa di notizie la ringrazio per l’attenzione. Brunella
I cereali integrali sono disastrosi per la permeabilità intestinale. Compri la Paleo Dieta di Robb Wolf e faccia la paleo. Vedrà che il suo problema migliorerà notevolmente, senza farmaci. Cerchi in rete Protocollo Paleo Autoimmune.
Grazie proverò
Mi è stata diagnosticata artrite reumatoide nel 2014… Mi è’ stato prescritto plaquenil 200 per due e deltacortene da 5mg più 30gtt di base alla sett. per 6 mesi circa tutto ok poi il tracollo.da 1600 le a anti citrullina sono passate a 2500. Sospeso plaquenil aumentato il cortisone e metrotexate in programma.prescritti esami del fegato e rx torace ( fatta anche tac). Purtroppo ai polmoni sono stati riscontrati dei noduli , il p neurologo mi ha sconsigliato esami invasivi per accertare la tipologia dei noduli(anche se al 99%sono da ar) e in accordo col reumatologo mi consigliano di attendere 3 mesi e di ripetere tac.il panico non volevo morire di dolore…. Ho iniziato a documentarmi e vedereche altre persone modificando l’alimentazione stavano meglio. Ho eliminato latticini e glutine assumere curcuma con pepe nero e zenzero.. Sono stata bene per circa 4 mesi poi i dolori si sono ripresentati. Domani tac se tutto sarà’ ok dovrò’ decidere se provare cure alternative o no. Ho il terrore di sbagliare strada…leggendo quello che è’ stato scritto mi qesto blog per migliorare l’intestino sono molti gli alimenti da eliminare…dimenticavo ho iniziato plaquenil con 1600 di a anti -citrullina mi è stato tolto ne avevo 2500 e dopo 4 mesi ripetuti esami solo assumendo deltacortene da 5 mg sono ancora 2500.scusate ma sono in ansia grz
Deve fare la paleo per bene! E integrare alcune vitamine…é sulla strada giusta ma non basta quello che fa….coraggio!!!
Mi scusi ma eliminando tutti questi alimenti cosa si mangia solo frutta e verdura,che poi togliendo anche patate peperoni e melanzane,cosa cavolo mangiamo che depressione
Ma se leviamo dall’alimentazione, patate, solenacee, legumi e cereali…..cosa rimane??…la carne e il latte NO!..fanno male……rimane solo la frutta!!
Gentile Dott. Luchi,
Le scrivo perché, oltre a seguirla su Facebook, leggo e rileggo affascinato il suo sito https://ormoninaturalibioidentici.it/
Come tutti siamo spaventati dal cosiddetto Corona virus.
Io ho la rettocolite ulcerosa NON IN FASE ATTIVA. Ho avuto nel corso della mia vita una epatite A (a 10 anni), varie infezioni come il paratifo, a 16 anni una tubercolosi, a 24 una epatite cronica B (seguito al Policlinico di Modena e risolta , e a 26 anni la rettocolite ulcerosa. Mia moglie ha la fibromialgia.
Siamo seguiti da un medico funzionale che ci ha prescritto la dieta del gruppo sanguigno del Dott. D’Adamo e ci tratta con integratori, soprattutto con la micoterapia. Ora però siamo preoccupati. Diciamo che abbiamo integrato per questo periodo con il Munitplus ma sicuramente non ci mette completamente al riparo.
Ho poi una nipote con autismo (12 anni) e un caro amico con la SLA (60 anni)
Detto questo, per me e mia moglie ho capito che può fare tanto e appena finisce questo brutto periodo, fisseremo una visita. considerato anche che io compirò ad agosto 63 anni e mia moglie ne ha 55, per mia nipote e il mio amico?
La ringrazio e la saluto cordialmente
Grazie
chiedo scusa, ho sbagliati. Rimango in attesa della risposta alla mia mail de 2 aprile in attesa di moderazione