Andrea Luchi

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La paleo dieta migliora i parametri metabolici anche senza perdere peso: le basi scientifiche della paleo (2)

In questo secondo post dedicato alle “basi scientifiche della paleo dieta” mi soffermerò sull’analisi di un altro studio estremamente interessante del gruppo della Professoressa Frassetto dell’Università della California a San Francisco.
Il titolo del lavoro è “Metabolic and physiologic improvements from consuming a paleolithic, hunter-gatherer type diet”, ovvero “Miglioramenti dei parametri metabolici e fisiologici derivanti dall’utilizzo di una dieta paleo, del tipo di quella utilizzata dai cacciatori-raccoglitori”.
Metabolic and physiologic improvements from consuming a paleolithic, hunter-gatherer type diet
Cosa ha fatto la Frassetto? Ha preso 9 soggetti (maschi e femmine) perfettamente sani, lievemente in sovrappeso (BMI), sedentari (che dovevano continuare a vivere come sempre durante il perido dello studio). A questi soggetti è stata data una dieta paleo contenente: carne, pesce, pollame, uova, frutta, vegetali, frutta secca (noci, mandorle etc etc.), maionese, miele.
La paleo veniva consumata in 3 pasti e tre spuntini preparati nelle cucine dell’università. Ogni giorno la stessa dieta. I soggetti mangiavano un pasto all’Università e gli altri pasti se li portavano a casa. La cosa particolare è che i ricercatori hanno fatto in modo che i soggetti non perdessero peso durante lo studio perchè volevano verificare che effetti avesse la paleo escludendo quelli dovuti dalla perdita di peso: infatti la perdita di peso ha effetto di per sè su alcuni parametri metabolici a prescindere da quale dieta la provochi (la perdita di peso). Di conseuguenza, se i soggetti perdevano peso gli veniva dato da mangiare un po’ di più  in modo che il peso rimanesse stabile. La dieta paleo è stata data per 10 giorni.

Cosa è venuto fuori da questo studio?
1) Il colesterolo totale è sceso del 16%
2) Il colesterolo HDL è salito del 4%
3) II colesterolo LDL è sceso del 22%
4) I trigliceridi sono scesi del 35%
5) L’insulina basale è scesa del 68%
6) La glicemia è scesa del 5%
7) La sensibilità insulinica è migliorata del 72%
8) La pressione arteriosa sistolica è scesa di circa 2,6 mmHg
9) La pressione arteriosa diastolica è scesa di circa 3,4 mmHg
10) La distensibilità dell’arteria brachiale è aumentata.
In sostanza tutta una serie di parametri sono andati nella direzione giusta, migliorandosi talvolta significativamente.
Da notare alcune cose. Ad esempio, sebbene la glicemia non sia cambiata di tanto, l’insulina lo era: a significare che la sensibilità insulinica era migliorata e quindi serviva meno insulina per produrre lo stesso effetto. L’alto contenuto di frutta e vegetali della dieta insieme all’alto contenuto di grassi poliinsaturi spiega invece il miglioramento dei parametri lipidici.
Una limitazione dello studio è ovviamente il piccolo gruppo di soggetti interessati.
Un’altra limitazione è che i soggetti erano di razze diverso, e come sappiamo razze diverse hanno predisposizioni diverse per le malattie metaboliche. Essendo piccolo il campione, lo studio non può predire la differente risposta dei vari gruppi etnici alla paleo dieta. Tuttavia tutti i soggetti sono “migliorati”, quindi l’ipotesi della Frassetto, ovvero che la paleo dieta è l’alimentazione a cui tutte le razze sono naturalmente “portate”, viene confermata.
La terza limitazione è che non esisteva un gruppo di controllo. Ma i soggetti erano stati studiati per diversi giorni mentre mangiavano la loro dieta abituale prima di iniziare la paleo, quindi si può dire che hanno funto da controllo per se stessi.
La Frassetto ci dice che questo era uno studio preliminare per vedere se valesse la pena fare uno studio con più soggetti per valutare la paleo più a fondo. Cosa che ovviamente è stata confermata.
Quale è il messaggio da portare a casa da questo studio? Che anche meno di 2 settimane di paleo dieta sono sufficienti a migliorare i parametri alterati nella sindrome metabolica ANCHE SENZA PERDERE PESO. Il che è ovviamente una dimostrazione in più che i benefici della paleo non sono solo legati alla perdita di peso, ma probabilmente anche al fatto che è una alimentazione più naturale e adatta alla nostra fisiologia. In poche parole: siamo fatti per mangiare paleo.

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10 risposte

  1. Accidenti, che scientificità!
    Lo studio del primo articolo era basato su 13 persone, questo su 9 per appena 10 giorni!
    Dottore, le sembra giusto tacciare di non scientificità uno studio come the China study e poi portare degli studi simili come esempi di scientificità per la paleo?
    Attilio.

    1. Il numero dei pazienti é solo uno dei parametri per giudicare uno studio. Si vada a guardare che tipi di studi esistono e quali sono i più attendibili. Non é che la parola Studio é una parola magica per cui tutto é oro colato basta che ci sia il numero di pazienti giusto.
      Il fatto che siano pochi i soggetti non vuol dire che lo studio é meno scientifico. Come non é detto che uno con 100 pz é più scientifico di questi solo per il numero di pazienti superiore. I parametri sono altri. È dal suo commento si capisce che non sa di cosa sta parlando….
      Io le limitazioni di questi studi le ho riportate, come correttamente si deve fare…

      1. Come detto altre volte, io non considero minimamente né gli studi che confermano ciò che penso, né quelli che dicono esattamente il contrario; troppo facile farsi “belli” con uno studio a favore tralasciandone magari altri 100 che dicono il contrario.
        Gli studi sono quasi sempre pilotati per dimostrare ciò che fa comodo per tutelare lobbies, aziende, corporazioni, etc. e di esempi ce ne sono a bizzeffe: basti ricordare il caso del resveratrolo nel vino rosso consigliato da tutti come bevanda benefica per antonomasia.
        Peccato che dimentichino di aggiungere che per avere dei benefici dal resveratrolo contenuto nel vino occorra berne almeno 20 litri al giorno e come dimenticare lo studio che affermava che mangiare la pizza faceva benissimo quando, in realtà, i benefici derivavano solo dal fatto che nella pizza ci fosse il pomodoro (forse dire mangiate pomodori era troppo complicato)?
        Dottore, lei mi dice che il numero di partecipanti ed il numero di giorni di uno studio non dimostrano niente?
        Bene, allora nel momento in cui ci sarà uno studio su una persona durato un giorno sui danni della carne, ne possiamo parlare?

    1. Cara Christine, a me di the China study non me ne frega niente; sono vegetariano dal 1993, vegan dal 1995 e da circa 2 anni sono vegan crudista.
      La mia scelta l’ho fatta un paio di decenni prima che il dottor Campbell aprisse gli occhi e cambiasse idea su ciò che pensava e che consigliava fino a quel momento.
      Ah, un’altra cosa, io non ho letto the China study ma so di cosa tratta ed i punti fondamentali ma la lettura di questo studio non cambierebbe di una virgola ciò che ho appreso in questi 20 anni di vita.
      Il testo di Campbell, piaccia o non piaccia, è il risultato di uno studio durato anni ed anni su tantissime persone che a voi paleolitici dà molto fastidio (se è uno studio così assurdo, lasciatelo affogare nella sua assurdità, no?).
      Voi avete tutto il diritto di dire ciò che volete ma quando si scrive un articolo dal titolo “vegetariano? No, grazie!” portando come giustificaione delle motivaioni che non stanno né in cielo né in terra e “basi scientifiche” simili, il minimo che uno debba attendersi e che poi dei vegetariani rispondano.
      Se il dottor Luchi avesse scritto un articolo dal titolo “dieta paleo? Sì, grazie!” nessuno avrebbe avuto niente da ridire.
      Attilio.

  2. Signor Attilio, nell’articolo “Vegetariano?NO grazie” ci sono 173 commenti di vegetariani, credo che siano più che sufficienti a esporre le vostre motivazioni, mi sembra poco educato sporcare costantemente i commenti agli articoli del dottore dicendo sempre le stesse cose. Le motivazioni alla dieta paleo del Dottore sono secondo me valide e noi paleolitici non veniamo insistentemente a sporcare i vostri blog e siti vegetariani, in cui i commenti contro la carne e chi la mangia si sprecano, affermando che le vostre motivazioni non stanno ne in cielo ne in terra. L’alimentazione vegetariana non è adatta all’essere umano, se questo la fa innervosire in maniera così esagerata è un problema suo che dovrebbe risolvere. E guardi che io sono contenta che ci siano molti vegetariani perchè così rimane più carne per me. Saluti

  3. l’alimentazione paleolitica è ricca di frutta e verdura e mi dispiace per lei ma le cure purtroppo le ha dovute fare una cara amica vegana da anni che si è fatta incantare da persone come lei e che è finita in ospedale con emoglobina a 8,1 e ferritina inferiore a 2, colesterolo alle stelle e prima era una ragazza sana e forte..e di persone così putroppo ne conosco troppe. E comunque mangiare vegetariano sicuramente non l’ha resa una persona migliore visto quello che scrive. Lei e altre persone così sono la vergogna dei vegetariani ed è un peccato perchè nonostante ci divida il fatto di mangiare o meno carne tutti noi ci battiamo per un mondo con agricoltura e allevamento il più possibile sano e di qualità ed è verso questa direzione che si deve andare.Le auguro ogni bene però adesso mi vado a mangiare il mio buonissimo brodo di ossa e carne lessa. Mandi

  4. Il dottore non fa scomparire commenti sgraditi senza motivo. Il dottore ha semplicemente un blog dove esprime le sue idee sull’alimentazione. Questa é casa sua e avrebbe piacere di ricevere commenti scritti senza astio, senza insulti, con una certa educazione e rispetto.
    Ognuno é libero di pensarla come vuole su questi temi, ma non é libero di venire a fare crociate a casa mia.
    Siccome da parte dei vegani é un continuo fiorire di insulti, ironie, proclami e mancanza di rispetto, mi sono stufato e cancellerò ogni post che abbia il minimo sentore di un eccesso di polemica. Se la cosa non vi piace andate a postare da un’altra parte.

    1. Caro Dottore i vegani e i vegetariani insultano perchè non riescono a capire per quale motivo non tutti siano in grado di vedere cosa c’è dietro la carne e come si ottiene la carne o il pesce. Se proviamo a pensarci un attimo, ma solo un attimo è chiaro e logico….. Si ottiene torturando delle creature, che secondo il mio punto di vista, non sono molto diversi da me e da Lei. Per concludere noi vorremmo fare qualsiasi cosa per far notare questo particolare, per noi molto semplice da comprendere ma a quanto pare non lo è per tutti. Non siamo arrabbiati ma dispiaciuti, o almeno per quanto mi riguarda. Io continuo a seguire il mio idolo “Margherita Hack” che non ha mai mangiato ne carne ne pesce in vita sua, e nonostante questo a me sembra cresciuta bene….. Forse Margherita proviene da altre caverne.
      Non dovrebbe permettere ai Suoi lettori di offendere gli animali, non basta giá quello che vivono? Un saluto

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