Andrea Luchi

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I 5 “supercibi” che non dovete perdere!

La “Paleo” non è una dieta per perdere peso, anche se molti vi si avvicinano per questo motivo. La Paleo è in primo luogo un modo per conservare a lungo la salute o per riacquistarla se la si è persa per qualche motivo.
Allo stesso modo la Paleo non è soltanto eliminare alcuni cibi problematici (cibi fatti dall’uomo, cibi ricchi di antinutrienti etc etc) ma è anche introdurre nella nostra alimentazione dei cibi che per le loro qualità nutrizionali sono un aiuto indispensabile ad ottenere gli obbiettivi di salute che ci siamo posti. Per questo motivo elencherò ora quelli che secondo me sono i cibi irrinunciabili (o quasi) per chi voglia fare un’alimentazione corretta in ottica evoluzionistica. Cibi che non devono assolutamente mancare nella vostra tavola!!!
1) FRATTAGLIE

Le frattaglie sono ricchissime di nutrienti. I più disparati e preziosi.  Fegato (il multivitaminico naturale), cervello (ricco in omega 3) lingua (ricca in grassi, proteine e vit B), cuore (ricco di taurina e CoQ10), trippa, midollo osseo di animali alimentati (preferibilmente) ad erba (bovini, pecore, capre…) sono assolutamente insostituibili. Mangiare il muscolo dell’animale, come siamo generalmente abituati a fare, non è il modo migliore per prendere dalla carne la ricchezza di nutriente che contiene. Il modo migliore è attraverso il consumo costante di frattaglie. Capisco che molti non siano abituati a mangiarle. Ma oggi con internet potete facilmente trovare il modo per creare delle ricette gradevoli sia alla vista che al palato. Abituate i vostri figli fin da piccoli ad apprezzarle, farete il loro bene. Il prezzo delle frattaglie poi, per fortuna, è molto basso rispetto agli altri tagli di carne più ricercati. Il che rende questa classe di alimenti ancora più interessante.
2) BRODO DI MIDOLLO OSSEO

Una vera festa di minerali che non troverete da nessuna altra parte in questa concentrazione. Cuocete le ossa, con il midollo esposto (cosi potete poi mangiarlo) per almeno 12 ore a basso fuoco. Mettete il brodo in contenitori adatti alla refrigerazione per conservarlo in freezer (o in frigorifero per una settimana). Potete, ad esempio, usarlo la mattina per berlo caldo a colazione con un po’ di limone. Ottimo anche con le capesante.
3) CIBI FERMENTATI

Fondamentali per la salute dell’intestino in quanto ricchi di probiotici (piccoli organismi benefici che colonizzano il nostro intestino e lo rendono più forte e sano). Un tempo era molto comune utilizzare cibi fermentati nell’alimentazione quotidiana (ad esempio pensate che fino a 2-3 secoli fa il latte veniva bevuto solo fermentato). Classico esempio di cibo fermentato sono i crauti (http://www.guide-online.it/fare-crauti-casa/), ma anche altre verdure possono essere fermentate come i cetrioli, le cipolle, i peperoni.
Ecco come si fa, ad esempio, una giardiniera di verdure
Ingredienti: verdure miste come carote, cavolfiore, sedano, peperoncini, cipolle, aglio, sale, acqua, alloro, pepe, ginepro ecc. a piacere.
Lavare e tagliare le verdure e riporle in barattoli di vetro aggiungendo a piacere aglio e aromi (alloro, pepe bianco ecc.). Questi, oltre ad insaporire, aiutano la fermentazione lattica, evitando la formazione di muffe e batteri indesiderati che finirebbero col rovinare il prodotto finale.
Sciogliere 30 g circa di sale marino integrale per litro d’acqua e portare ad ebollizione, lasciar raffreddare e versare sulle verdure fino a ricoprirle. Chiudere infine con un tappo in modo non ermetico. Dovete essere certi che l’acqua copra completamente le verdure. Potete anche usare un piattino con un peso sopra al posto del tappo per costringere le verdure sott’acqua. Lasciare riposare le verdure ad almeno 20°C per 10 giorni. A questo punto la giardiniera è pronta! Può essere conservata in frigorifero o in un ambiente a bassa temperatura.
Per evitare l’eventuale sviluppo del botulino prima che l’ambiente diventi sufficientemente acido, basta avere l’accortezza di agitare il barattolo capovolgendolo almeno una volta al giorno finché non parte la fermentazione, oppure – ancor meglio – rovesciare in un contenitore il liquido e rimetterlo nel barattolo per tre o quattro volte, in modo da ossigenarlo. La quantità di sale può essere leggermente diminuita e si possono trovare ricette anche di fermentazioni senza sale. Attenzione però che il sale è indispensabile alla turgidità delle verdure, meno se ne utilizza più le verdure si ammorbidiranno in conseguenza dell’azione dell’acidità, come accade nella marinatura.
Un vero “supercibo” all’interno dei cibi fermentati è il natto (http://ricette.pianetadonna.it/guide/come-preparare-il-natto-giapponese). Il natto è il cibo in assoluto più ricco di vitamina K2. Ne contiene una quantità enorme (il cibo che si avvicina di più al natto quanto a contenuto di vitamina k2 è il patè di fegato d’oca che ne contiene 3 volte di meno). La vitamina k2 è una vitamina della quale sentirete parlare molto nei prossimi anni. In pratica essa pulisce le arterie dal calcio (depositi di calcio che favoriscono l’arterosclerosi e la patologia coronarica) e allo stesso tempo ne facilita il deposito nelle ossa (combattendo l’osteoporosi). Il classico 2 piccioni con una fava. Consigliatissimo a tutte le signore, quindi, il natto.
Tra i cibi fermentati troviamo un altro fantastico “supercibo”, il kefir. Il kefir è un latte fermentato. Non è un cibo strettamente paleo, ma in persone tolleranti al latte o fatto utilizzando il latte di capra/pecora che è molto meno allergizzante del latte bovino, può essere una ottima aggiunta alla nostra alimentazione. Ha comunque un bassissimo contenuto di lattosio. Il kefir viene dalle montagne del Caucaso ed è uno dei più cibi più ricchi di probiotici che esistano al mondo per la ricchissima popolazione di microbi benefici che lo popola. Ma non ha solo probiotici al suo interno. Contiene vit B12, calcio, magnesio, folati, vit K2, biotina. Protegge quindi tantissimo l’intestino e negli adulti migliora anche la digestione del lattosio. Alcuni dei suoi batteri aiutano a modulare e migliorare l’infiammazione nella colite. Il suo contenuto di vit K2 lo rende utilissimo per prevenire osteoporosi e arteriosclerosi. Diversi studi dimostrano che riduce le reazioni allergiche regolando la funzione immunitaria. Si fa a casa come lo yogurt (i granuli li trovate in vendita anche su internet per pochi euro). E se proprio siete intolleranti a qualsiasi tipo di latte potete farlo anche con l’acqua. Potete aggiungerci il latte di cocco (al kefir fatto col latte) per renderlo più dolce. Un ottimo modo per la colazione dei ragazzi, magari con della frutta a pezzetti dentro.
4) OLIO DI COCCO

Olio straordinario sia per la cottura che per l’applicazione topica (problemi dermatologici etc etc). Ha effetti antibatterici, antivirali e antifungini ma è anche una fonte di energia rapida e sicura (a differenza dello zucchero, che causa tutta una serie di guai). Ricchissimo di acidi grassi saturi a catena media, aiuta a stabilizzare i grassi nel sangue, migliora a glicemia e i livelli di insulina, protegge il fegato da insulti tossici. Non fatevi mancare l’olio di cocco durante la giornata. Buonissimo anche insieme alla cioccolata amara (>80%). Il vostro cervello vi ingrazierà.
5) VEGETALI DI MARE

Alghe  e spaghetti di mare sono importantissimi per il loro contenuto di iodio, calcio, potassio, magnesio e ferro. Lo iodio soprattutto, di cui siamo spesso carenti si trova in abbondanza nei vegetali di mare. I vegetali di terra risentono molto del fatto che il suolo dove vengono coltivati spesso è molto diverso da quello di una volta: e’ molto povero cioè di sali minerali, che invece si trovano in abbondanza nelle alghe. Gli spaghetti di mare sono un’ottima alternativa per chi soffre psicologicamente della mancanza di spaghetti e possono essere mangiati in abbondanza. Da non perdere.
 

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15 risposte

  1. con che frequenza sono da mangiare? alcuni scrivono 1 v a settimana……voglio provare la lingua che vedo sempre al supermercato…..poi anche se non c’entra col discorso ci sono le cosce di rana!

      1. Salve Dottore ancora grazie per gli articoli che scrive. Volevo chiederle se le frattaglie delsupermercato vanno bene lo stesso se non si riesce a trovare carne allevata ad erba o è meglio evitarle perchè sono come il grasso visibile dove si concentrano ormoni ecc,? Ho scoperto di essere sensibile anche al burro chiarificato e per il momento uso solo olio EVO. So che non è il massimo! Faccio bene? Non mangio quasi mai la frutta forse tre frutti a settimana, ma un dott. mi ha detto che la chetosi è pericolosa affatica il fegato e almeno alla mattina è meglio mangiare un frutto! Lei cosa ne pensa? In questo periodo mi sento un po’ stanco e stressato e allora ho aggiunto 1 frutto o delle patate o zucca per avere carboidrati! Grazie ancora se può rispondermi! -Loris_

  2. salve dottore se si ha problemi con la frutta secca e anche con il cocco (sento bruciare la gola e poi il giorno dopo mi fa andare male al bagno) è consigliato lo stesso l’olio di cocco? ho letto infatti che nell’olio non c’è la proteina della polpa del cocco che fa star male…

    1. Buongiorno Dottore,
      ho la sensazione che il fegato e le frattaglie, se provengono da animali allevati tradizionalmente (a cereali), facciano più male che bene.
      Dov’è ancora possibile, in Italia, trovare degli allevamenti “grass-fed”???
      I

  3. Sono convinta che e’ una dieta che sicuramente rieduca I’ll soggetto ad un alimentazione sana . La difficolta e’ sicuramente nel potere trovare con facilita’ molti incredienti poco venduti nei supermarket classici e cmq l altro problema e’ nn avere un orientamento delle quantita’ giornaliere, pertanto I’ll tutto e’ molto inprontato sul “fai da te” !

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