Andrea Luchi

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Come avere un figlio col viso di Brad Pitt: Fertilità (2° parte)

Dopo aver parlato nel precedente post dei macronutrienti (grassi, proteine e carboidrati) e di come siano fondamentali per far funzionare al meglio il nostro corpo, in questo post ci concentreremo su 3 micronutrienti,  fondamentali in gravidanza: la vitamina A, la vitamina D, la Vitamina K2.
Alcune vitamine hanno la caratteristica di scogliersi nel grasso e per tale motivo vengono chiamate “liposolubili“. Le vitamine liposolubili sono la vitamina A, D, K2 ed E. Le vitamine liposolubili, tra le altre cose, servono ad assorbire i minerali e le proteine che assumiamo con la dieta. Se fate una dieta povera di vitamine liposolubili non riuscirete ad assorbire nel modo migliore i minerali presenti nel cibo. Non solo, farete fatica ad assorbire le proteine del vostro petto di pollo preferito: dovrete utilizzare le riserve di queste vitamine che il vostro corpo ha accumulato, ed alla fine vi troverete carenti di esse, come gran parte della popolazione.
Vediamole nel dettaglio queste vitamine.
VITAMINA A
La vitamina A favorisce una durata fisiologica della gravidanza e un parto senza problemi. E’ fondamentale nello sviluppo del feto, specialmente degli occhi, del naso, delle arcate dentali, del corretto posizionamento degli organi interni.  Fondamentale anche per lo sviluppo dei reni e dei polmoni. La dosi raccomandate dalle autorità sanitarie sono pari a 3000 UI giornaliere. Le popolazioni tradizionali hanno sempre preferito i cibi ricchi di vitamina A: il burro di animali alimentati ad erba, i latticini, i rossi d’uovo, le interiora (fegato). E le quantità di vitamina A che assumevano erano molto superiori alle nostre. Uno studio del 1953 cheprese in esame la dieta tradizionale degli esquimesi rilevò che essi assumevano ben 35.000 UI di vitamina A al giorno. Secondo me, quindi, le quantità da assumere di questa vitamina sono molto più alte di quelle consigliate ufficialmente. Molti studi ci mostrano che supplementazioni elevate di vitamina A riducono i difetti alla nascita. Dosaggi dalle 10.000 alle 50.000 UI si sono mostrati protettivi nelle donne gravide rispetto ai potenziali problemi di salute dei nascituri. La supposta tossicità della vitamina A ad alte dosi riportata da alcuni studi è dovuta al fatto che i soggetti in esame erano carenti in vitamina D e/o vitamina K2. Il motivo è che queste vitamine agiscono in sinergia: la carenza di una aumenta le probabilità che un’assunzione eccessiva dell’altra sia tossica. Il segreto quindi sta nel supplementare (se del caso) tutte e tre queste vitamine qualora ve ne sia bisogno: non solo una delle tre. Come i tre tenori anche queste vitamine liposolubili agiscono di concerto: cantano insieme. Probabilmente il dosaggio di vitamina A da assumere in gravidanza è più alto di quello consigliato attualmente, ma molte donne non assumono neanche la dose minima consigliata dalle autorità sanitarie.
Attenzione! La vitamina A NON è il beta-carotene (che è di fonte vegetale). La forma attiva della vitamina A si chiama retinolo (ed è di fonte animale). Solo un piccolissima parte del beta-carotene si trasforma in retinolo, quando va bene. Il che vuol dire che le fonti vegetali di vitamina A non sono affidabili. Uovo, fegato e burro invece sono fonti ricche di vitamina A, sicuramente da consigliare alle donne in gravidanza.

 
VITAMINA D
La vitamina D è fondamentale per lo sviluppo fetale. Le ossa del bambino non si formerebbero correttamente senza questa vitamina. Non solo, essa è importante nel funzionamento del sistema immunitario, nello sviluppo dei polmoni, nel prevenire tetanie e convulsioni nel neonato. Il bambino nel grembo materno è avido di vitamina D per cui la mamma rischia di diventare rapidamente carente se non sta attenta. Anche perchè la carenza di vitamina D è diffusissima nella popolazione generale. La fonte principale di vitamina D è il sole e a parte poche persone nei soli mesi estivi, la maggior parte di noi non sta molto al sole. Le donne incinte poi, oltre a se stesse devono fornire la vitamina D al nascituro. Visto che le fonti alimentari di vitamina D sono scarse in pratica (olio di fegato di merluzzo, pesci grassi del mare del nord) è fondamentale integrare questa vitamina per mantenerne un livello nel sangue intorno ai 50 ng/ml. Ed è fondamentale stare nei mesi caldi mezz’ora al sole in costume da bagno senza protezione. La fobia del sole e dei tumori della pelle non è gustificata assolutamente. E diciamo la verità, è un po’ colpa dei dermatologi. Che dicono di usare sempre la protezione. Il risultato paradossale è che il 70% dei dermatologi australiani è carente di vitamina D!! Come si faccia ad essere carenti di vitamina D in un posto soleggiato come l’australia è un mistero della natura. Ma tant’è. La vitamina D protegge dai tumori, fortifica il sistema immunitario e fa mille altre cose: non prendere il sole per paura di un particolare tumore della pelle (che non è il melanoma nel nostro caso!) che causa una mortalità bassissima non ha alcun senso. Per usare un paradosso che rende bene l’idea,  “prendendo il sole si muore una virgola di più di tumore della pelle, non prendendolo si muore molto di più di tanti altri tumori!!!” In realtà prendere il sole protegge dal melanoma e aumenta il rischio di tumore squamoso e basale della pelle dal quale però si guarisce abbastanza facilmente non essendo certo un tumore pericoloso come il melanoma.
 
VITAMINA K2
Veniamo ora a questa importantissima e sconosciutissima vitamina. La vitamina K è fondamentale nello sviluppo del cranio e della dentatura nel feto. La mancanza di vitamina K2 causa la sindrome di Binder, una rara malattia dove il terzo inferiore della faccia è sottosviluppato e i denti spesso malposizionati e storti. Potete vederne un caso non eclatante nella foto

 
Ma non c’è bisogno di avere il Binder per assistere ai danni da carenza di vitamina K2. Quante persone conosciamo con la mandibola stretta, i denti che non fuoriescono correttamente, che devono mettere l’apparecchio etc etc? Tante, ovviamente. La vitamina K2 lavora in concerto con la vitamina D e la A. Il suo compito sostanzialmente è quello di fare in modo che il calcio finisca nelle ossa e nei denti e non ad esempio nelle arterie causando la malattia coronarica. Una manna, la vitamina K2, per le donne negli anni vicini alla menopausa. Le popolazioni tradizionali che hanno mantenuto uno stile di vita di cacciatori-raccoglitori o hanno forme tradizionali di pastorizia non soffrono di carenza di vitamina K2 e spesso presentano una dentatura splendida. Infatti la vitamina K2 si trova nelle interiora e nei latticini derivati da animali alimentati ad erba. Le mucche moderne non producono molta vitamina K2 perchè essa viene prodotta da bovini che trasformano la vitamina K1 che si trova nell’erba in vitamina K2. Se la mucca mangia cereali, come purtoppo oggi accade, non può certo produrre vitamina K2. Ecco un’altro disastro del moderno modo di allevare oggi gli animali. Il cibo in assoluto più ricco di vitamina K2 è il natto, ottenuto dalla fermentazione della soia. Ma ha un gusto orribile, solo i giapponesi sono in grado di mandarlo giù. A seguire è ricco in vitamina K2 il fegato d’oca, i formaggi e i rossi d’uovo. Se in gravidanza non avete accesso a questi cibi è fondamentale che supplemetiate la vostra dieta con vitamina K2.
Il dottor Price negli anni 20 girò per il mondo osservando come le popolazioni che facevano ampio uso di vitamina K2 avevano dei visi e delle dentature splendide, come potete vedere dalla foto sotto. Volete un bambino con un sorriso e una mandibola da attore di hollywood? Non dimenticatevi della vitamina K2!

 
 
 
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5 risposte

  1. per la k si evince che van bene le uova, considerando che la colazione che preferisco è con le uova strapazzate fatte a crepe, vanno bene mangiate tutti i giorni o si rischia di diventare allergici come sostiene Cordain? le volevo chiedere infine se le uova da galline ruspanti con integrazione di semi di lino sono ricche di omega 3 a catena lunga o corta? grazie un saluto

  2. Salve, vorrei aggiungere, però, che la vit k2 può alterare gli indici della coagulazione, per questa ragione se ne suggerisce una integrazione moderata. Non credo che un incremento equilibrato di K2, A ed E attraverso un’alimentazione naturale possa portare a quanto sopra (a differenza di quanto un integratore specifico potrebbe fare), ma mi piacerebbe avere una sua opinione. Grazie

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